Zone One Arts - Lorenzo Chinnici
Lorenzo Chinnici Pittore
Lorenzo Chinnici, Sicilia, Italia
Lorenzo Chinnici ha iniziato la sua carriera molto presto nel 1953, Il primo insegnamento lo riceve da Renato Guttuso che conosce nel 1953 a Barcellona Pozzo di Gotto in occasione di una esposizione. Il Maestro, colpito dall’attenzione ai dipinti di quel “picciriddu” si offre di insegnargli a dipingere, il primo di tanti artisti che hanno influenzato Lorenzo Chinnici nel corso degli anni. Ha sviluppato la sua arte e le tecniche nel tempo, dagli acquerelli, pitture murali, oli e tempere.
Zoneone Arts è lieta di portare Lorenzo Chinnici a voi ...
Ci può spiegare l'incontro casuale di suo figlio con il figlio di David Kent a Brick Lane – Londra- dove e come questo ha portato al progetto The Synergy of Sons?
Nel 1974, ho incontrato David Kent durante una mostra collettiva a Londra. Abbiamo subito stretto amicizia. Nel corso degli anni, abbiamo perso il contatto. È stato per puro caso che mio figlio ha incontrato il figlio di David Kent a Londra. Se si crede nel destino, beh forse quel giorno la vita ci aveva riservato una sorpresa. In un bar di Londra, mio figlio Francesco stava commentando un'opera con i suoi amici quando qualcuno è entrato nella conversazione; era William Kent. Dopo un po’, Francesco e William hanno scoperto che erano i figli di due pittori che hanno esposto insieme quattro decenni fa. I nostri figli sono diventati amici come i padri, e hanno deciso di organizzare una mostra a Milano ed una a Londra: "The Synergy of Sons".
La notizia di rivedere David Kent e tornare ad esporre a Milano e Londra con lui, mi ha fatto tornare la voglia di dipingere che da un po’ di tempo avevo perso, per via di un’affezione ai miei occhi. L'effetto di "The Synergy of Sons" è stato come un catalizzatore; Adesso sto lavorando ad un progetto importante che si terrà a Lecco (Lago di Como) per l'estate 2016.
Ci parli del dipinto “ Pescatori ’’ in The Synergy of Sons.
I Pescatori sono quei soggetti che rappresentano al meglio la mia arte.
Pescatori - olio su tela 90x130
Il fascino del lavoro umano proviene dai miei ricordi d'infanzia. Da allora, dipingo la psiche della figura. Voglio mostrare il potere della luce, la forza del lavoro fisico e l'energia di quei pescatori. Il lavoro duro di questi uomini per mantenere le loro famiglie. Voglio sottolineare la speranza di un giorno migliore, la natura, la libertà di esprimere tutte le nostre inibizioni insite in ognuno di noi. Questo dipinto racchiude tutti gli elementi che mi caratterizzano: la luce ed il buio, la felicità e la malinconia, la forza e la paura, la speranza e la rassegnazione.
Ci parli dell’ennesima coincidenza, collaborazione con la RNB (Istituto reale dei ciechi Londinese) ed il loro supporto alla vostra mostra.
Io sono affetto da maculopatia, David Kent (glaucoma); entrambi abbiamo deciso di collaborare con associazioni nazionali dei ciechi in Italia (Fondazione Istud) e nel Regno Unito (RNB). Abbiamo collaborato con entrambi gli istituti per sensibilizzare e sostenere la loro causa.
Ho collaborato con YoungMi Lamine dalla Casa degli Artisti (Thota), un ente di beneficenza con sede a Londra che rappresenta e sostiene gli artisti ed i creativi in tutto il mondo. Thota mi ha aiutato molto a promuovere il mio progetto.
La maculopatia? le conseguenze di questa sul tuo lavoro.
Io sono un artista, la vista è il senso peggiore che un artista potrebbe perdere. L'idea di diventare cieco, è difficile, spero di poter contare sulla mia famiglia, l’amore per l’arte mi da tanta forza e coraggio.
Naturalmente, le mie opere sono cambiate. Tuttavia, abbraccio pienamente il mio nuovo stile; sintesi e colore, è diventato molto più poetico.
Grandi artisti hanno influenzato il tuo stile. Chi più di tutti ha influenzato la tua arte?
Michelangelo Merisi, detto "Caravaggio" mi ha influenzato molto. La forza espressa nelle sue figure, i colori profondi hanno sempre suscitato emozioni penetranti. Ho sempre ammirato le composizioni del Caravaggio; mettere in scena un dramma dirigendo la nostra attenzione su aree specifiche: una mano, un piede o la porzione di un corpo. Il "chiaro-scuro", che mantiene lo spettatore in sospeso. Caravaggio mi ha ispirato un sacco; si può trovare la stessa forza e il contrasto nei miei quadri.
Diversi artisti ti hanno aiutato ed ispirato, come hai aiutato ed influenzato la prossima generazione di artisti?
Ho avuto la grande opportunità di lavorare con artisti affermati quando ho iniziato a dipingere. Quando si ha la possibilità di avere successo, è giusto condividere e restituire alla comunità. Ho contribuito ad ispirare la prossima generazione, essendo stato per 40 anni insegnante di materie artistiche. Ho insegnato ad i miei studenti le tecniche basilari della pittura, ho spinto loro a testare nuove ipotesi per scoprire la loro vera natura.
Parlaci dei tuoi pescatori
Sono cresciuto in Sicilia. Quest’ isola offre non poca e pura sofisticata bellezza, la sua luce, il suo calore, i suoi colori vivaci, circondata dal mare Mediterraneo. Quando sei un attento osservatore della natura e dei suoi abitanti, ti puoi solo innamorare di questa terra.
I pescatori, olio su tela, 70 x 120 cm
Dipingo la Sicilia con due lati distintivi di essa. Il paesaggio, che offre la bellezza infinita e la pace, si contrasta molto con la vita dura delle persone che la abitano. Essere un pescatore è un lavoro duro, che induce a rassegnazione e stanchezza. I pescatori sono forti fisicamente ed emotivamente deboli allo stesso tempo.
Il tuo lavoro ha un aspetto biblico, le tue opere odierne ne sono ancora oggi influenzate?
Hai ragione, essere cristiano; lo studio della Bibbia ha influenzato la mia arte.
Ricollego immagini religiose del passato che interagiscono con una rappresentazione più sintetizzata della mia fede.
Penso che il passato ha avuto un impatto significativo su cui siamo oggi. Mi piace lasciare delle tracce per i pensieri e l'apprezzamento di tutti del mondo in cui viviamo. Le mie figure, anche in gruppo, rimangono in silenzio e in solitudine quasi ad aver paura di affrontare la realtà.
Le donne del sud ed i bambini che dipingi. Parlaci di questi soggetti
Mia moglie era un insegnante di scuola materna, andavo spesso a trovarla in questi asili, quanti bambini. Osservavo l'aria di gioia, felicità sui volti di questi bimbi. Questa gioia candida in contrasto con la vita quotidiana delle donne siciliane dedite al lavoro, come la preparazione dei pomodori, raccolta delle olive e la vendemmia. Tutte quelle istantanee riguardano i miei ricordi di Sicilia, il suo ritmo e le stagioni; è la vita.
Le lavandaie, olio su tela, 100 x 120 centimetri
I tuoi murales? 'i parenti "
Mi è sempre piaciuta l'ampia superficie di un muro; grande abbastanza per ritrarre alcuni dei momenti più felici della mia infanzia con i miei parenti. È come avere una foto di famiglia... ma più grande.
I parenti, vernice acrilica su muro, 40 x 400 cm
La Commissione?
Questo murale si trova a casa mia in Sicilia. Ho voluto un murale personale a casa mia perché rappresenta cari ricordi con la mia famiglia. Ogni volta, quando lo guardo, ho a cuore quel periodo della mia vita.
‘’I parenti’’, Il posizionamento di ogni persona e la composizione in questo murale?
In questa opera, le donne sono predominanti. Rappresentazione dello stile di famiglia matriarcale siciliano.
Una tipica domenica in Sicilia, mentre si gioca a carte in giardino. I membri della famiglia sono vestiti bene, i soggetti la mattina sono stati a messa.
In primo piano con le braccia sui fianchi, c'è mia cugina Giuseppina, mia zia Anna e zia Nina. Il lato di fronte allo spettatore, mia zia Maria. Nel mezzo, mia madre, Felicia e suo marito con il cappello bianco, il cugino Salvatore, la vecchia donna in piedi a destra è la mia nonna "Tindara" e l'uomo con il berretto è mio zio Nino.
Gli affreschi e Murales nelle chiese ci ricordano i tempi passati, quando il clero e la nobiltà, dava incarico agli artisti di realizzare tali magnificenze. Lorenzo tu hai affrescato due chiese, chi te le ha commissionate?
La Crocifissione, vernice acrilica su muro 450 x 1040 cm
In Sicilia, c'è ancora un enorme apprezzamento della tradizione, ho avuto incarico dalla chiesa, per la realizzazione di questi. Ho presentato alcuni schizzi, la chiesa fiduciosa, ha creduto nelle mie capacità per dipingere la passione del Cristo. I murales si trovano in due chiese diverse, il secondo murale sottolinea le turbolenze del Cristo durante l'agonia, la Vergine Maria alla base della croce.
Chiesa -varnish-acrilico di S. Andrea sulla parete 500x700
Diverse tue grandi opere sono effettuate su ponteggi, quali sono le difficoltà che hai trovato per la realizzazione? Lavorando in spazi angusti ed in larga scala.
La realizzazione di queste opere è molto impegnativa, tecniche, tempi e visione diversa rispetto a quando si dipinge su una tela. Le superfici dipinte sono circa 100 mq con soffitti enormi.
Al fine di raggiungere quelle altezze è un obbligo lavorare con i ponteggi. La struttura rigida di solito non facilita la visione dello spazio, quindi è necessario un ponteggio preferibilmente mobile, su diversi piani.
Alcuni degli svantaggi di questo tipo di lavoro?
Per lavorare sui ponteggi ci vuole una certa agilità, sicurezza e forza fisica. Per la realizzazione di questi, ho lavorato circa 10/12 ore al giorno, tanta flessibilità, mettendo a dura prova me stesso. Mia moglie è stata sempre accanto a me, durante la realizzazione dei dipinti in chiesa, tanto che un giorno lei, per tentare di salvarmi da una caduta…..cadde lei, subito ricoverata in ospedale, circa tre mesi. Il prete per l’inaugurazione del dipinto, aspetto la fine della convalescenza di mia moglie in ospedale.
La vera sfida e difficoltà è la proporzione, bisogna creare una griglia geometrica immaginaria.
L’importanza del luogo?
L'importanza di "luogo" è la mia isola che dipingo da ricordi personali. Io amo il mio paese e molti dei miei quadri raccontano la storia della Sicilia. Il lato antagonista della Sicilia viene dalla mia infanzia. Quando avevo cinque anni, mio padre mi ha abbandonato. L'Europa si stava riprendendo dopo la seconda guerra mondiale.
La vita era difficile, le persone hanno lavorato sodo, la gente era povera ma non c'era altra scelta che sopravvivere in questo pittoresco paesaggio solitario e sereno.
Deborah Blakeley